Ormai i numeri di Erling Haaland sono stati celebrati in tutte le salse, ma la partita di stasera tra Manchester City e Lipsia ci costringe a scervellarci per trovare altri aggettivi per il ragazzone norvegese. Altre cinque reti: una su rigore e quattro da vero opportunista, utili per ristabilire e poi superare la media di un gol a partita (fanno 39 in 36), ma soprattutto per infrangere l’ennesimo record a soli 22 anni di età.
UN FULMINE – Ed è proprio l’età la chiave per leggere quest’ultimo primato: Haaland infatti ha toccato e superato quota 30 gol in Champions League a 22 anni, 7 mesi e 21 giorni, prima ancora di Mbappé, che a sua volta, con 22 anni, 11 mesi e 18 giorni, aveva battuto il record di Messi, capace di arrivare a 30 alla veneranda, (si fa per dire) età di 23 anni. Al bomber di Guardiola sono bastate 25 partite tra City, Borussia Dortmund e Salisburgo, una delle altre squadre che con lo stesso Lipsia fanno parte dell’impero Red Bull.
DOPPIO, TRIPLO RECORD – A metà marzo Haaland è già il giocatore del Manchester City con più gol in una stagione (battuto lo score di 38 di Tommy Johnson nel 1927-28), un dato che verrà polverizzato durante il resto della stagione, ma c’è un altro numero stratosferico: nella storia della Champions League, solo Messi, sempre lui, e Luiz Adriano con lo Shakhtar Donetsk avevano segnato 5 reti in una partita. Si parla di Barcellona-Bayer Leverkusen 7-1 del marzo del 2012 e di Bate Borisov-Shakhtar Donetsk 0-7 dell’ottobre del 2014. Guardiola lo ha tolto all’ora di gioco, negandogli così la possibilità di incidere ancora più a fondo il suo nome nella storia della coppa dalle grandi orecchie. Haaland viaggia quindi così forte che è destinato a battere tutti i record nel 2022-23? Beh, non esattamente, non è così facile almeno.
NE DEVE MANGIARE ANCORA DI PASTASCIUTTA – Se Messi ha già ceduto due volte lo scettro della precocità sui trenta gol nella massima competizione europea, è ancora saldamente sul trono dei gol segnati in una singola stagione: infatti, le 82 reti messe a segno nel 2011-2012 dalla Pulce (73 col Barcellona, 9 con l’Argentina) sembrano irraggiungibili anche per il cyborg davanti alla concretezza del quale perdiamo il fiato. Facendo un rapido calcolo, se il Manchester City arrivasse in fondo a tutte le competizioni in cui è in corsa, Champions ed FA Cup, giocherebbe altre 19 partite. Questo in proiezione porterebbe il totale di reti di Haaland intorno o poco sopra le 60, che è comunque impressionante, ma ben lontano da 82. E le gare con la Norvegia da qui all’estate 2023 sono appena altre 4. Per celebrare questo sontuoso traguardo, il 22enne Erling ha in ogni caso davanti a sé un discreto numero di stagioni…
UN FULMINE – Ed è proprio l’età la chiave per leggere quest’ultimo primato: Haaland infatti ha toccato e superato quota 30 gol in Champions League a 22 anni, 7 mesi e 21 giorni, prima ancora di Mbappé, che a sua volta, con 22 anni, 11 mesi e 18 giorni, aveva battuto il record di Messi, capace di arrivare a 30 alla veneranda, (si fa per dire) età di 23 anni. Al bomber di Guardiola sono bastate 25 partite tra City, Borussia Dortmund e Salisburgo, una delle altre squadre che con lo stesso Lipsia fanno parte dell’impero Red Bull.
DOPPIO, TRIPLO RECORD – A metà marzo Haaland è già il giocatore del Manchester City con più gol in una stagione (battuto lo score di 38 di Tommy Johnson nel 1927-28), un dato che verrà polverizzato durante il resto della stagione, ma c’è un altro numero stratosferico: nella storia della Champions League, solo Messi, sempre lui, e Luiz Adriano con lo Shakhtar Donetsk avevano segnato 5 reti in una partita. Si parla di Barcellona-Bayer Leverkusen 7-1 del marzo del 2012 e di Bate Borisov-Shakhtar Donetsk 0-7 dell’ottobre del 2014. Guardiola lo ha tolto all’ora di gioco, negandogli così la possibilità di incidere ancora più a fondo il suo nome nella storia della coppa dalle grandi orecchie. Haaland viaggia quindi così forte che è destinato a battere tutti i record nel 2022-23? Beh, non esattamente, non è così facile almeno.
NE DEVE MANGIARE ANCORA DI PASTASCIUTTA – Se Messi ha già ceduto due volte lo scettro della precocità sui trenta gol nella massima competizione europea, è ancora saldamente sul trono dei gol segnati in una singola stagione: infatti, le 82 reti messe a segno nel 2011-2012 dalla Pulce (73 col Barcellona, 9 con l’Argentina) sembrano irraggiungibili anche per il cyborg davanti alla concretezza del quale perdiamo il fiato. Facendo un rapido calcolo, se il Manchester City arrivasse in fondo a tutte le competizioni in cui è in corsa, Champions ed FA Cup, giocherebbe altre 19 partite. Questo in proiezione porterebbe il totale di reti di Haaland intorno o poco sopra le 60, che è comunque impressionante, ma ben lontano da 82. E le gare con la Norvegia da qui all’estate 2023 sono appena altre 4. Per celebrare questo sontuoso traguardo, il 22enne Erling ha in ogni caso davanti a sé un discreto numero di stagioni…
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