IL SIVIGLIA VINCE L'EUROPA LEAGUE! Roma beffata ai rigori, decisivi gli errori di Mancini e Ibanez
Il Siviglia vince l’Europa League per la settima volta nella sua storia! Gli andalusi di Mendilibar battono ai rigori la Roma di Mourinho: decide il penalty di Montiel, inizialmente parato da Rui Patricio ma fatto ripetere dal VAR per la posizione non corretta del portiere giallorosso. Nel primo tempo Paulo Dybala aveva portato in vantaggio i giallorossi, ma nella ripresa un’autorete di Gianluca Mancini consegna il pari ai biancorossi. Ai rigori il difensore è ancora decisivo con uno dei penalty parati da Bounou, l’altro è di Ibanez. La partita della Puskas Arena di Budapest entra nella storia: 146′ di gioco, è la più lunga di sempre. Oltre al trofeo, il Siviglia conquista anche la qualificazione da testa di serie alla fase a gironi della prossima Champions League.
PRIMO TEMPO – Mourinho conferma le indicazioni della giornata e lancia dal 1′ Dybala e Spinazzola. Mendilibar invece non si affida a Suso e schiera Oliver Torres nell’11 titolare. La Roma, spinta dai tifosi, è più aggressiva in avvio al 12′ costruisce la prima vera palla gol: azione sulla destra, Celik entra in area e mette a rimorchio per Spinazzola che dal dischetto calcia centrale, para Bounou. Il Siviglia fatica a reagire e ad uscire dalla propria metà campo, i giallorossi spingono e al 32′ reclamano un calcio di rigore per tocco di Gudelj sulla testa di Abraham, ma il difensore del Siviglia è in anticipo sul pallone e Talyor non concede, sostenuto dal VAR. Sono segnali però di una Roma più convinta e la convinzione viene premiata al 35′, quando Paulo Dybala spacca la partita: Cristante recupera palla in mezzo al campo, Mancini verticalizza subito per la Joya che a tu per tu con Bounou non sbaglia, 1-0 per i giallorossi.Il gol scuote gli andalusi che provano a reagire con En-Nesyri e Fernando, ma Rui Patricio blocca il primo colpo di testa e il secondo termina alto. Il finale di tempo è tutto del Siviglia, che al 6° minuto di recupero (su 7) sfiora il pareggio: violentissimo sinistro di Rakitici da fuori area, il pallone si stampa sul palo alla sinistra di Rui Patricio. E’ l’ultimo brivido della prima frazione di gioco, si va negli spogliatoi con la Roma in vantaggio sul Siviglia.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con due cambi per il Siviglia, Mendilibar si affida a due vecchie conoscenze della Serie A mandando in campo Lamela e Suso per Gil e Oliver Torres. Il primo tentativo è di Ocampos in sforbiciata, pallone altissimo, poi Alex Telles ci prova con il mancino al 52′, ma il suo tiro d’esterno termina alto. E al terzo tentativo, al 55′, il Siviglia trova il pareggio: cross dalla destra di Ocampos, goffo intervento di Mancini che, nel tentativo di anticipare En-Nesyri, calcia nella sua porta per l’1-1. La Roma prova a rialzarsi con il colpo di testa di Smalling, blocca Bounou. Al 68′ la Roma ha una clamorosa occasione di rimettersi davanti: punizione dalla trequarti di Pellegrini, il pallone arriva ad Abraham dopo un colpo di testa di Smalling ma da due passi viene murato da Bounou, il pallone balla in area ma Mancini, Abraham e Smalling non riescono a colpire, dopo la carambola la palla arriva a Ibanez che calcia malamente. Finsice la partita di Dybala al 68′, al suo posto Mourinho inserisce Wijnaldum. Al 75′ esce anche Abraham, zoppicante, ed entra Belotti. Al 76′ Taylor concede rigore al Siviglia per presunto fallo di Ibanez su Ocampos, ma richiamato dal VAR all’on field review corregge la sua cesione. Quattro minuti dopo è la Roma a invocare un penalty per mani di Fernando su cross di Matic, ma per Taylor il braccio è aderente al corpo e il VAR (silent check) conferma tra le proteste. La Roma però va vicinissima al gol un minuto dopo: da punizione Pellegrini scodella per Belotti, conclusione al volo di sinistro sulla quale Bounou è prodigioso deviando in corner, anche se Taylor non vede il tocco e assegna erroneamente rimessa dal fondo. Nel finale ci prova En-Nesyri di testa, ma il pallone termina alto. Nell’ultimo dei sei minuti di recupero, brivido per la Roma: Suso calcia da fuori, imperfetto Rui Patricio che respinge con il petto ma i giocatori del Siviglia non sono reattivi nel ribadire in rete. I 90′ regolamentari tra Siviglia e Roma finiscono 1-1, si va ai supplementari.
SUPPLEMENTARI E RIGORI – Mourinho apre i supplementari inserendo Zalewski per Celik. Doppio cambio anche per il Siviglia di Mendilibar, Rekik e Montiel al posto di Telles e Jesus Navas. I primi 15′ si chiudono senza emozioni, la seconda frazione supplementare si apre con l’ingresso in campo di Llorente ed El Shaarawy (fuori Spinazzola e Pellegrini). Il Siviglia non riesce a sfondare il fortino Roma e ci prova dalla distanza con Gudelj, palla fuori. Nel finale si arrende Matic, che lascia il campo a Bove tra le proteste del Siviglia che accusa la Roma di eccessive perdite di tempo. Taylor concede sei minuti di recupero e nel primo di questi un’incursione di Montiel genera qualche brivido, ma l’azione andalusa viene arginata dalla difesa giallorossa. Si fermano anche Gudelj e Fernando, entrano Marcao e Jordan. Ultima doppia occasione per la Roma: punizione di Zalewski e Cristante viene anticipato sul più bello, sul corner successivo colpo di testa di Smalling che colpisce la traversa. E’ l’ultima emozione di una partita che entra nella storia: con 146′ effettivi di gioco, è la gara più lunga nella storia del calcio. Si va ai calci di rigore, con il Siviglia a calciare per primo. Ocampos spiazza Rui Patricio, Bounou sfiora ma non blocca la conclusione di Cristante. Rui Patricio intuisce la conclusione di Lamela, che però è perfetta nell’angolino basso e si insacca. Il primo errore è di Mancini: conclusione centrale, parata con i piedi da Bounou. Ne approfitta Rakitic che spiazza il portiere della Roma e porta avanti il Siviglia. Sbaglia anche Ibanez, Bounou devia sul palo, e consegna il match point a Montiel, ma l’esterno del Siviglia si fa ipnotizzare da Rui Patricio. Interviene però il VAR, che fa ripetere il rigore perché il portiere della Roma si muove prima: al secondo giro Montiel non sbaglia e regala l’Europa League agli andalusi. Prima finale persa per Mourinho dopo cinque vinte.
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